MUSEO RISORGIMENTO E RESISTENZA - Conferenza mercoledì 8 marzo 2017 alle 21
'Ferrarese, ebrea, europea: la pittrice Isa Magrini' raccontata da Lucio Scardino
06-03-2017 / Giorno per giorno
In occasione della Festa della Donna, mercoledì 8 marzo 2017, alle 21, il Museo civico del Risorgimento e della Resistenza di Ferrara ospiterà una conferenza dello storico dell'arte Lucio Scardino, dal titolo: 'Ferrarese, ebrea, europea: la pittrice Isa Magrini' (Ferrara 1876 - Auschwitz 1944). L'incontro, in programma nella Sala mostre del museo di corso Ercole I d'Este 19, sarà introdotto dalla direttrice del museo Antonella Guarnieri. L'iniziativa è a partecipazione libera e gratuita.
LA SCHEDA a cura degli organizzatori
La conferenza approfondisce la figura della pittrice ferrarese Isa Ascoli Magrini, che sin dalla più giovane età si era dilettata nell'arte pittorica.
La sua vita ebbe fine nel 1944, nel campo di concentramento di Auschwitz e nonostante il suo nome sia tra quelli degli ebrei ricordati nella lapide della Sinagoga di via Mazzini, Isa Magrini Ascoli era caduta nel dimenticatoio. Solo negli ultimissimi anni lo storico dell'arte Lucio Scardino l'ha recuperata alla memoria come artista dapprima negli atti del convegno "Vicino al focolare e oltre" (M.E.I.S.), quindi nel volume miscellaneo "I Magrini" (ed. La Carmelina).
Allieva privata del disegnatore Giuseppe Zambelli e del pittore Federico Bernagozzi nel suo palazzo ferrarese di via Borgoleoni, Isa dipinse soprattutto ritratti.
Conosciuto lo scienziato triestino Giulio Ascoli, lo sposò nel 1901, vivendo con lui a Genova, Parigi, Milano, Pavia, Trieste: grazie a questi continui spostamenti poté respirare aria d'Europa, aggiornando il suo gusto pittorico giovanile "alla Bernagozzi", in chiave simbolista e liberty.
Dopo la tragica scomparsa del marito irredentista, avvenuta a Vienna nel maggio 1916, Isa decise di smettere di dipingere, rientrando definitivamente a Ferrara.
Si dedicò da allora solo al ricamo, all'educazione della figlia Lily e all'insegnamento presso la Scuola Ebraica di via Vignatagliata. Catturata durante un tentativo di fuga in Svizzera, morì nel lager di Auschwitz, dove pure scomparve il fratello Silvio, Presidente della Comunità Israelitica Ferrarese.
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