Sul sostegno delle persone non autosufficienti e delle loro famiglie
15-12-2015 / Punti di vista
di Chiara Sapigni e Simone Merli
L'Amministrazione comunale di Ferrara conferma il proprio impegno a sostegno delle persone non autosufficienti e delle loro famiglie con particolare attenzione agli interventi per le persone anziane e con disabilità. Una chiarezza, però, è necessaria: queste risorse, stanziate dalla Regione Emilia Romagna con stabilità negli ultimi anni, sono ripartite alle Conferenze territoriali sociali e sanitarie e ai 38 Distretti.
I fondi di Ferrara sono inseriti in quelli del Distretto Centro nord che coinvolge anche i territori di: Masi Torello, Voghiera, Copparo, Berra, Formignana, Iolanda di Savoia, Ro e Tresigallo.
I fondi assegnati al nostro distretto sono calati nel 2015 sia per l'effetto del riequilibrio con gli altri distretti sia per l'esaurimento dei residui trascinati dagli anni precedenti (spesi per servizi ai cittadini nel corso del 2014), non per una scelta politica di ridurre il sostegno alle situazioni di fragilità, connesse a condizioni di non autosufficienza.
Basti pensare che il comune di Ferrara, con proprie risorse, ha stanziato per il 2015 Euro 226.000 per integrare gli assegni di cura per gli anziani ed ha investito 1.200.000 euro per l'integrazione scolastica dei bambini e ragazzi con disabilità (nel 2012 le risorse investite per questa voce sono state 750.000).
Per il 2016 - viste le riduzioni operate al Distretto Centro Nord per riequilibrare le risorse che negli anni passati aveva avuto in più rispetto agli altri distretti della provincia di Ferrara - abbiamo dovuto fare delle scelte certamente non facili ma necessarie.
Un esempio ne è il contributo dato alla Cooperativa Integrazione Lavoro per l'accompagnamento di persone che, su indicazione del medico o del centro di riabilitazione S. Giorgio, dovevano andare a fare attività fisica nella nuova palestra di "Esercizio Vita" alla quale abbiamo dato un contributo di 15.475 euro nel 2014 e di 14.000 euro nel 2015. Per questa attività è necessario un ripensamento considerando che non è stato ipotizzato nessun filtro (di reddito, di gravità della patologia) sulle persone che accedevano. Contemporaneamente stiamo ripensando anche tutto il sistema "Giuseppina/Muoversi" degli accompagnamenti sociali.
Crediamo che sia necessario affrontare il tema dell'accessibilità dei servizi sanitari in modo più ampio e non tanto sui singoli progetti e in questo senso nei prossimi mesi si procederà ad un coinvolgimento di servizi e organismi del Terzo Settore per valutare e condividere le priorità sui servizi e sulla sostenibilità del nostro sistema di welfare.
Nella giornata di lunedi 14 dicembre abbiamo incontrato le due cooperative per condividere la necessità di ulteriori e specifici approfondimenti da concordare in tempi brevi.
Assessora comunale alla Sanità e Servizi alla Persona Chiara Sapigni
Assessore comunale allo Sport e Decentramento Simone Merli