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Lettera a Raffaele Cantone, presidente dell'Autorità Nazionale Anticorruzione - link a VIDEO AUDIZIONE

11-11-2015 / Punti di vista

di Tiziano Tagliani

A cura della Portavoce del Sindaco

Dopo una intervista realizzata l'11 settembre 2015 da un quotidiano locale e dopo le dichiarazioni del Dott. Raffaele Cantone in commissione parlamentare riferite anche all'appalto vinto dalla Cooperativa CAMELOT, il Sindaco di Ferrara ha scritto una lettera al Presidente dell'Autorità Nazionale Anticorruzione per chiarire la posizione dell'amministrazione.Vi riporto il testo:

 

LINK AL VIDEO DELL'AUDIZIONE DEL 10-11-2015 IN FONDO ALLA PAGINA


Egregio Dr. Cantone,

Dopo la Sua intervista dell'11 settembre a un quotidiano locale e ancor più dopo le Sue dichiarazioni in commissione parlamentare riferite anche all'appalto vinto dalla Cooperativa CAMELOT - sostanzialmente travisate dal dibattito politico riportato sulla stampa-, sento il dovere di chiarire la posizione dell'amministrazione, posto che non tutti i cittadini hanno la possibilità di ascoltare la versione integrale del Suo intervento.  Per questo motivo, ho ritenuto opportuno "linkarlo" sul sito dell'Ufficio Stampa del Comune di Ferrara (www.cronacacomune.it).

In primo luogo tengo a precisare, ad evitare equivoci sul punto, che la gestione dell'emergenza immigrazione - così come delle problematiche di accoglienza dei soggetti richiedenti asilo - non rappresenta SOTTO NESSUN PROFILO un "business" per le amministrazioni locali.

E' certamente un'attività economica per i gestori, come Lei correttamente segnala, ma non un "affare" per noi.  Infatti, come Lei sa perfettamente, dopo il primo periodo di copertura delle spese, queste persone rimangono in larga percentuale sul territorio, assistite dai servizi sociali senza alcun contributo dello Stato: in altri termini, vanno a gravare sui bilanci degli Enti locali e delle aziende di servizio alla persona, aumentando una competitività fra soggetti deboli che non di rado è associata a fenomeni di degenerazione sociale e violenza. L'accoglienza, per chi Le scrive, è un dovere morale e civile, che quest'amministrazione, tuttavia, attiva nei casi che ho sopra citato per una precisa richiesta del Governo e segnatamente del Ministero degli Interni, di concerto con la Prefettura, in un regime - pur nella difficoltà quotidiana della gestione - di serena collaborazione istituzionale.

 Orbene, poiché le Sue dichiarazioni alla commissione sono state interpretate nel senso che le nostre amministrazioni "fanno affari" sull'accoglienza, interpretazione che è legittimata da un silenzio dell'ANAC su questo preciso elemento interpretativo, Le dico chiaramente che se il Governo fosse in grado di reperire altri disponibili ad "approfittare" di questo "affare" noi cederemmo la mano volentieri; ma così non sarà, Dott. Cantone, poiché sia io che Lei sappiamo perfettamente che molti comuni non vogliono neppure sentir parlare di accoglienza. 

In secondo luogo, voglio precisare - a tutela dell'immagine della nostra amministrazione - che nessun appalto FINO AD OGGI è mai stato oggetto di revoca da parte dell'ANAC, che le selezioni attivate in passato erano rispettose della normativa (ovvero delle regole vigenti in quel momento) e che la revoca dell'iniziale affidamento a Camelot - disposta autonomamente dal Comune e da Lei giudicata positivamente - proprio in quanto non obbligata, rispondeva esattamente ad una volontà di aderire a più precise "indicazioni" dell'ANAC, non aventi valenza normativa, finalizzate a quella trasparenza amministrativa che è obiettivo anche nostro da sempre.

Per quanto riguarda il secondo appalto - che si è dovuto bandire in assenza delle linee guida ancora non pubblicate da ANAC - la struttura amministrativa dell'Ente lo ha giudicato corretto, ma Le anticipo comunque l'invio di copia dell'intero procedimento affinché chi di dovere esprima le valutazioni di merito. Certo, lo riconoscerà, è difficile operare in un contesto come l'attuale ed il rischio è che la leale collaborazione istituzionale - di cui siamo sempre stati fautori - naufraghi nella congerie di un dibattito politico che media malamente fra affermazioni pubbliche del Presidente ANAC ed organi amministrativi locali, mentre da parte nostra vi è ampia disponibilità a confrontarci su soluzioni che in Italia ad oggi, come Lei stesso riconosce, non sono ancora state codificate. E' per questa ragione che auspico un incontro con Lei e con i Suoi tecnici, per un'espressione di giudizio oggettivo ed amministrativamente corretto che restituisca all'agire pubblico quella cornice di certezza in mancanza della quale è concreto il rischio di paralisi dell'attività. 

In attesa di incontrarLa, magari anche a Ferrara con gran piacere, Le invio

i più cordiali saluti

                                                                   Il Sindaco Tiziano Tagliani

 

 

LINK AL VIDEO DELL'AUDIZIONE DEL 10-11-2015 (al minuto 21.10")

https://youtu.be/xzfQPxOTPvI?t=21m08s