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TEATRO NUCLEO - Progetto in partenariato con 'Attodue' (Firenze)

'Cose nuove', residenze artistiche al Teatro Cortazar di Pontelagoscuro

26-10-2015 / Giorno per giorno

Nella foto: un momento dell'incontro di Natasha Czertok (curatrice dell'iniziativa) con l'assessore Massimo Maisto e ad alcuni partecipanti alle residenze artistiche, questa mattina 26 ottobre 2015 in Municipio. 

 

Con l'approvazione dell'assegnazione dei finanziamenti per lo spettacolo per l'anno 2015 da parte della Giunta Regionale dell'Emilia Romagna, il Teatro Cortazar, sede produttiva del Teatro Nucleo, già riconosciuto come organismo stabile di produzione teatrale dalla Regione Emilia Romagna, diventa ufficialmente sede di Residenza Artistica, nuova categoria ministeriale prevista dall'art. 45 del nuovo Fondo Unico per lo Spettacolo.

Grazie a questo nuovo riconoscimento da parte del Mibact e al rinnovato sostegno da parte della Regione Emilia Romagna potremo valorizzare e dare spazio a giovani compagnie e ad artisti emergenti del panorama nazionale e internazionale, che nonostante il loro talento e professionalità, faticano ad affermarsi nel panorama teatrale italiano.

Grande soddisfazione è stata espressa dall'assessore comunale alla Cultura Massimo Maisto che, incontrando gli organizzatori del Teatro Nucleo in residenza municipale questa mattina (26 ottobre) ha ribadito come "la nostra città cerchi di promuovere arte, cultura e talenti artistici e questo tassello risulta più che mai importante per dare ulteriore impulso ai lavori creativi".   

 

AZIONI SUL TERRITORIO - Le compagnie selezionate sono caratterizzate da una forte vocazione pedagogica, indispensabile per poter mettere in pratica la sezione del progetto dedicata alla formazione e all'approfondimento dei temi affrontati dalle compagnie nei loro rispettivi progetti, nello specifico: La Fuga proposta dal Centro IAC di Matera, fuga intesa come "allontanamento necessario, la diaspora dei popoli, l'emigrazione da terre inospitali", che sarà al centro di due laboratori: uno presso il Liceo Ariosto rivolto a studenti della classe quinta, e uno di tipo residenziale presso il teatro Cortazar, rivolto ad un gruppo di 15 allievi attori e caratterizzato da una composizione interculturale, grazie anche alla collaborazione di associazioni che a Ferrara si occupano di progetti legati all'immigrazione; "Cappuccetto rosso" e "La casa di Bernarda Alba" , che insieme ad altri testi di Federico Garcia Lorca e di altri autori, le Officine Duende (Bologna/Venezia) affrontano approfondendo la ricerca su materiali poveri quali carta e stoffa, lavorando parallelamente sul linguaggio sonoro-musicale; le trasformazioni del corpo nelle diverse epoche e culture sono il fulcro di C'erano due volti, nuovo progetto di teatrodanza di Bintou Outtara e Elisabetta di Terlizzi (Merate/Roma) che terranno anche una masterclass gratuita presso il Teatro Ferrara Off il 24 Ottobre. Barbara Chinaglia di Nexus (Rovigo) porterà a compimento la messa in scena di "Odio il Moro", personale elaborazione dell'Otello di Shakespeare in cui si affrontano temi quali la diversità, la follia dei sentimenti, l'invidia che l'amore puro genera nei cuori aridi; l'elaborazione scenica di "Odio il Moro" attraverso il disegno luci sarà oggetto del laboratorio di luministica tenuto da Franco Campioni dell'Accademia della Luce a Marzo 2016.
Sono previsti anche momenti dedicati ai giovanissimi: Bintou Outtara terrà alcune lezioni di danza africana per i bambini frequentanti il laboratorio teatrale "Cronopios" e le Officine Duende terranno uno spettacolo nell'ambito delle "Mattine al Cortazar", rassegna di teatro ragazzi che si svolgerà al teatro di Pontelagoscuro tra Novembre 2015 e Marzo 2016.
Nei mesi di Dicembre e nel Marzo 2016 le compagnie ospitate presenteranno i loro studi presso il Teatro Cortazar di Pontelagoscuro (Fe). Sono previsti momenti di confronto con gli studenti di alcuni Istituti superiori per approfondire i temi trattati dalle compagnie durante le loro residenze. Per favorire la partecipazione dei più giovani, l'ingresso per i ragazzi fino ai 19 anni e gli eventuali professori loro accompagnatori sarà a titolo gratuito, mentre per il normale pubblico il biglietto avrà un costo di 5 euro.

9 Dicembre ore 21: La Fuga - Centro IAC di Matera

11 Dicembre doppia serata: ore 19.30-20-2030 Officine Duende "Albor" - performance per 5 spettatori , consigliata la prenotazione
Ore 21: Bintou Outtara/Elisabetta Di Terlizzi - C'erano due volti

4 Marzo 2016 ore 21 : Odio il Moro - Barbara Chinaglia/Nexus

 

CENTRO IAC (Matera)

IAC si occupa di promozione e produzione culturale. Lo spazio si trova a Matera in una strada popolare, confine tra i Sassi e la città nuova. E' un luogo fatto di persone che si incontrano, relazioni che si tessono, distanze che si accorciano con tempo e cura. Dai corsi, ai laboratori, dagli spettacoli agli eventi ospitati e realizzati, tutto è animato dalla voglia di scoprire cose nuove, generare alchimie, cambiamenti, suscitare sorrisi.
Andrea Santantonio - Scrive e dirige spettacoli di teatro, conduce laboratori per adulti e bambini. Dal 1999 lavora nell'ambito della ricerca teatrale conducendo un'indagine sull'espressione corporea attraverso linguaggi non convenzionali. Laureato in demo-etno-antropologia all'università di Perugia. Ha conseguito presso il Pontificio Ateneo Antonianum di Roma il master in "Video, teatro e fotografia nella relazione d'aiuto". Ha fondato la cooperativa "Centro Arti Integrate".
Nadia Casamassima - si occupa nello IAC della conduzione dei percorsi teatrali. Si è formata come attrice in numerosi laboratori di teatro, danza e voce con artisti del panorama teatrale italiano e internazionale. Negli ultimi anni si occupa con particolare attenzione di percorsi teatrali con persone che hanno disagio.
La fuga

Quando non può più lottare contro il vento e il mare per seguire la sua rotta, il veliero ha due possibilità: l'andatura di cappa che lo fa andare alla deriva, e la fuga in avanti con la tempesta con il mare in poppa e un minimo di tela. La fuga è spesso, quando si è lontani dalla costa, il solo modo di salvare barca ed equipaggio. E in più permette di scoprire rive sconosciute che spuntano all'orizzonte delle acque tornate calme (...)Forse conoscete quella barca che si chiama desiderio.
Elogio della fuga - Henri Laborit

"Abbiamo scelto la fuga come tema caratterizzante del progetto. La fuga è un movimento di sottrazione, di liberazione dai dispositivi del potere. Il potere a cui facciamo riferimento è quello della società, della cultura in cui siamo immersi e che in qualche modo non abbiamo scelto ma a cui dobbiamo partecipare.
Lo sfuggire, il fuggire o il rifuggire sono tutti movimenti dell'individuo che tenta di uscire dall'essere controllato e dall'essere oppresso. Nello specifico la residenza che svolgeremo a Ferrara affronterà il tema dal punto di vista
della fuga come allontanamento necessario, la diaspora dei popoli, l'emigrazione da terre inospitali. La fuga disperata verso una condizione migliore, attraverso il mare, a pagamento, verso un sogno di benessere. Quelle fughe che spinge ad allontanarsi dai conflitti in cui si è solo vittime, in cui non si è chiesto di nascere, ma a cui impongono di partecipare. Quelle fughe a cui ci stiamo abituando ad assistere, a cui non riusciamo a trovare rimedio, ma a cui vogliamo dare una voce.
L'idea di lavorare sul tema della fuga nasce all'interno del progetto "Teatri Diffusi" che ha come obbiettivo quello di raccontare i territori periferici in modo nuovo, provando a rintracciare e valorizzare sguardi inediti, soprattutto dei giovani, che riescano a mostrarne una immagine differente.
Abbiamo scelto il teatro come terreno di sperimentazione collettiva, perché riteniamo che possa favorire un percorso di incontro e ibridazione tra diverse discipline artistiche e ambiti creativi.
Proponiamo alle comunità del territorio di partecipare ai processi di produzione ed animazione culturale; per questo nelle residenze coinvolgiamo gruppi eterogenei di persone, dai ragazzi agli anziani, dai migranti agli abitanti delle città.

 

Compagnia Officine Duende (Bologna - Venezia)

Le Officine Duende nascono nel 2004 dall'incontro di alcuni attori, danzatori e musicisti provenienti da varie zone d'Italia. La commistione tra culture e discipline sta alla base della ricerca attuata dalla compagnia: le Officine Duende sperimentano costantemente generi differenti, creando una miscela di linguaggi e immagini rappresentativa della propria visione del mondo. La compagnia è attiva su tutto il territorio nazionale con sedi in Emilia-Romagna, Lombardia e Tri-Veneto. Il gruppo emiliano, con sede a Castel Guelfo di Bologna, composto da Arianna Di Pietro e Emanuela Petralli, si caratterizza per l'approfondimento e l'analisi del movimento applicato alle diverse tecniche di teatro d'animazione, anche attraverso lo studio dei materiali
Albor
-Studio performativo in due movimenti-

IL PROGETTO
La neve dell'anima ha
fiocchi di baci e di scene
che sono affondate nell'ombra
o nella luce di chi le pensa
F. G. Lorca
Un progetto a cura di Emanuela Petralli, Roberta Ruggiero
Ricerca sonora Raffaele Silvestre
ALBOR è uno studio performativo ispirato a La ballata di Cappuccetto Rosso, a
"La casa di Bernarda Alba", a vari testi e alla figura di F. Garcia Lorca.
Nasce dal desiderio di fondere lo studio sul movimento e le tecniche di
animazione applicate a materiali semplici.

MATERIALI
La ricerca si sviluppa a partire dalla scelta di alcuni materiali: la carta da pacco
e la stoffa bianca, sperimentati nelle diverse possibilità sceniche e sonore.
Nel primo movimento la carta  presentata in diversi stadi di lavorazione e
diventa maschera, icona, fantoccio. Le stoffe bianche del secondo movimento delineano e trasformano lo spazio scenico e diventano di volta in volta oggetti, abiti e schermi ombratili.
MUSICHE
Suoni secchi e liquidi, brillanti ed opachi segnano i passi tra la notte e il giorno.
Uso di piccole percussioni e oggetti sonori naturali.
LUOGHI
Questo lavoro vuole essere sensibile al luogo in cui viene ospitato, adattandovisi
e cogliendone le suggestioni,  inteso come un work in progress a tappe, dove
ogni tappa contribuisce e nutre il processo.
TESTI
La ballata di Cappuccetto Rosso, Federico Garcia Lorca;
La Casa di Bernarda Alba Federico Garcia Lorca;
Suites, Federico Garcia Lorca;
Il marinaio, Fernando Pessoa;
Nel bosco, Elisa Biagini;

M . A . I . PRIMO MOVIMENTO
Una maschera di carta sospesa e illuminata da una candela introduce il
viaggio nel passato attraverso un bosco di carta e di buio, abitato da
visioni e ricordi. Si susseguono brevi scene, come sfuggenti apparizioni, che per alcuni
attimi rischiarano l'oscurità in cui si viene calati. Le sonorità dei materiali e le voci si fanno sentiero nel bosco.

N'EvE SECONDO MOVIMENTO
Il bianco, la purezza di un paesaggio coperto dalla neve,le tracce cancellate, ogni nuova strada pu˜ formarsi,
ogni nuovo segno può essere tracciato. Il buio si mescola al candore della luce. Dal bianco prendono vita le ombre. Le ombre si fondono col corpo e il canto.

 

Bintou Outtara/Elisabetta Di Terlizzi (Merate-Roma)

costumi Oro Nero creazioni Modena

Bintou Outtara Nata in Burkina Faso, si forma come attrice alla Scuola di Formazione attoriale del Centro Desire Some a Bobo Dioulasso dove entra in contatto con i grandi nomi della cultura dell'Africa occidentale (Dani Kouyaté, Prosper Kompaore, Souleyman Koumarè per citarne alcuni ). Raggiunge la notorietà partecipando, nel ruolo di "Penda" al serial televisivo "I Bobodioufs" diretto da Patrick Martinet e trasmesso dalla televisione dei paesi dell'Africa francofona. Nel 2006 durante il suo primo viaggio in Italia partecipa alla messa in scena di "Vertical Palace Stories" spettacolo di danza contemporanea diretto da Virgilio Sieni. In seguito si diploma alla Scuola di teatro internazionale di Milano Arsenale sotto la guida di Marina Spreafico e Ida Kuniaki. Attualmente è in tournèe con lo spettacolo "BiancaNera" della Compagnia Teatrimperfetti diretta dalla coreografa Maria Ellero. Partecipa a diverse produzioni della Compagnia Progetto Brockenhaus. E' coordinatrice e maestra di teatro danza in numerosi laboratori per adulti e ragazzi.
Elisabetta di Terlizzi danzatrice e coreografa è nata a Molfetta(Bari) .
Già alla fine degli anni '90 inizia un proprio percorso coreografico accompagnato da esperienze di formazione. Ha lavorato e tuttora collabora con Sosta Palmizi/Giorgio Rossi, Compagnia Enzo Cosimi e Teatro Kismet Opera. Nel 2012 da vita a Bàbu teatrodanza insieme a Francesco Manenti e Daina Pignatti. Nel 2012 collabora con Giorgio Rossi al progetto di formazione in Valtellina: insieme creano lo spettacolo "Torna a giocare". Nel 2011 ha collaborato come assistente di Teresa Ludovico in "I was a rat", National Theatre London. Nel 2008 ha fondato la compagnia italo-svizzera Progetto Brockenhaus. Ha partecipato al video-clip Nike Zoom Kaiju / Nicolas Müller QS - by Nike Snowboarding. Ha lavorato con: Habillè d'Eau/Silvia Rampelli, Il Teatro del Disincanto/Marco Rebeschi, Arterie/Riccardo Palmieri, Vera Stasi/Silvana Barbarini, Alef danzateatro, Cooperativa teatrale Dioniso, Altroteatro, Prima Materia/Silvana Brotzu, Efesto, Dante's team.

 C'erano due volti

Non incontrerai mai due volti assolutamente identici. Non importa la bellezza o la bruttezza: queste sono cose relative. Ciascun volto è simbolo della vita. E tutta la vita merita rispetto. È trattando gli altri con dignità che si guadagna il rispetto per sé stessi.
Tahar Ben Jelloun
Volete conoscere il mondo attraverso lo sguardo degli oggetti?
Volete sbirciare l' affascinate creazione di una stilista e della sua modella?
Volete ascoltare la storia di un pescatore e ballare con un angelo con un elegante mantello piumato?
Volete ascoltare i racconti di Teresìn che non cresce e della Principessa Allegra?
Uno spettacolo teatrale e di danza sulla trasformazione del corpo, su come siamo disposti a modificare i nostri corpi attraverso le più svariate invenzioni per ricordare le tradizioni culturali del mondo in cui viviamo, per raccontare le mode e le tendenze del passato, del presente e del futuro.
La cosa più bella che possiamo sperimentare è il mistero; è la fonte di ogni vera arte e di ogni vera scienza
Albert Einstein
Il "mistero" cui si riferisce Einstein non è quello che comunemente si intende. Non dovremmo aspettare cose o situazioni sconosciute per scoprirlo. I luoghi, gli oggetti, le situazioni, le persone della nostra vita quotidiana saranno le migliori opportunità e una grande palestra per allenarci a "trasformare la banalità in bellezza", che è la vera essenza della creatività umana.

 

Barbara Chinaglia/ Associazione neXus (Rovigo)

neXus è un'associazione culturale teatrale nata a Rovigo nel gennaio 1994 e promuove la pratica teatrale con particolare attenzione ai giovani che per varie ragioni, dopo il diploma, non avrebbero avuto modo di proseguire l'esperienza iniziata tra i banchi di scuola. Si occupa di produzioni teatrali e rassegne tra cui "Tra scuole e teatro" in collaborazione con Centro Don Bosco.
Barbara Chinaglia - è tra i fondatori dell'Associazione Nexus, dove lavora come attrice, autrice, regista, educatrice teatrale . Si è formata al Teatro Sociale e con il Teatro del Lemming, partecipando come attrice alla creazione di due lavori e come collaboratrice all'organizzazione di diverse edizioni del Festival Opera Prima. Successivamente si è accostata alla ricerca praticata dal Teatro Nucleo presso il Centro Teatrale Universitario e la Scuola per Operatori Teatrali nel Sociale diretta da Cora Herrendorf. E' laureata in Economia e Gestione delle Arti e delle Attività culturali presso l'Università degli studi di Venezia.
Odio il Moro
Storia d'amore, d'astuzia, di passione, d'invidia, di violenza e di follia, Storia di uomini e di donne
Scritto e diretto da BARBARA CHINAGLIA
In collaborazione con: ASSOCIAZIONE NEXUS (Rovigo) CENTRO TEATRO "Don Bosco" (Rovigo)
SINOSSI
"OTELLO" Inizialmente è il RACCONTO dell'intrigante e magica storia d'amore tra Otello e Desdemona, la loro passione folle che li rende forti e inattaccabili. Con il passare delle ore e dei giorni la passione che li ha colti, li travolge e indebolisce la loro ragione fino al tragico epilogo. L'amore dei due è cieco quanto la gelosia che invade la mente di Otello, sospinta da Iago. È un amore nato dolcemente, suggellato segretamente e reso pubblico forzatamente. Infranto da una catena di dolori, apparentemente non sufficienti per distruggerlo, ma che mettono - uno dietro l'altro - le basi per uccidere più di una persona e per rendere ridicolo Otello, l'uomo forte e saggio che con il racconto della sua vita avventurosa catturò il cuore di Desdemona, giovane, bella, pura, intelligente e forte. Lo spettacolo parla della follia dei sentimenti, dell'incapacità di viverli pienamente senza farsene travolgere, parla dell'invidia che l'amore puro genera nei cuori aridi, della disapprovazione che suscita perché è incomprensibile come due persone così diverse possano amarsi e comprendersi. Parla di odio e di rassegnazione, di orgoglio e di indignazione. Parla di uomini e di donne che cercano una strada comune, senza incrociarla mai.
L'idea dello spazio scenico è di GIOVANNA GAZZI e MIRCO BIANCHINI.
Attori :BARBARA CHINAGLIA ,ELISA CHINARELLO , CIRO MATTIA GONANO ,SARAH LANZONI, KRISTEN MASTROMARCHI ,MARCO SILVESTRINI ,GRETA TEMPORIN (3^ narratrice)
Scenografia: Giovanna Gazzi, Mirco Bianchini
Costumi: Barbara Chinaglia, Fiorenza Ronsisvalle, Giulia Schiesari

 

(Comunicato a cura degli organizzatori)


 

COSE NUOVE  A cura di Natasha Czertok, con la collaborazione di Davide Della Chiara e Martina Pagliucoli - Per info:  www.teatronucleo.org info@teatronucleo.org

Immagini scaricabili:

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