BIBLIOTECA ARIOSTEA - Vetrina letteraria lunedì 26 ottobre alle 17
Matteo Pazzi e Alberto Amorelli: due scrittori all'arrembaggio
23-10-2015 / Giorno per giorno
Esponenti di quella corrente letteraria che porta il nome di ‘John Doe', Matteo Pazzi e Alberto Amorelli presenteranno lunedì 26 ottobre alle 17 nella sala Agnelli della biblioteca Ariostea la loro ultima produzione letteraria. L'incontro, aperto a tutti gli interessati, è organizzato in collaborazione con l'associazione culturale Il gruppo del Tasso.
LA SCHEDA a cura degli organizzatori
Le raccolte "Musica per un uroboro avvinghiato a un ghepardo rosa", "Kasper Klein vivo tra i morti & Saudade del gaucho insostenibile", "Occasioni perdute e Promesse mantenute", "Il ponte randagio & altre poesie" e "La morte dell' essere umano & Dedalo di mancanza" rientrano a pieno titolo in quella corrente letteraria o sconfinamento letterario innovativo emerso a Ferrara a partire dal 2011-2012.
Dare definizioni è sempre una pratica opinabile e limitante, tuttavia, un po' per gioco e un po' per autoironia, ad alcuni di noi il termine "John Doe" (in U.S.A. nome dato ai cadaveri senza nome) sembra enucleare in maniera soddisfacente il senso di quell' innovativa vis creativa letteraria sviluppatasi nel contesto ferrarese.
La corrente o sconfinamento "John Doe" poggia su innumerevoli tratti comuni presenti nelle opere del vasto numero degli scrittori/scrittrici e poetesse/poeti facenti parte del gruppo; cerchiamo di riassumerli in sintesi: 1. poesia non contrapposta alla narrativa; 2. forte internazionalità; 3. critica sociale; 4. letteratura come esperienza collettiva; 5. oltre i generi letterari (un "oltre mura"); 6. quotidianità come banco di prova; 7. "John Doe". Queste sono le sette linee guida ispiratrici dello sconfinamento.
Nonostante le innumerevoli difficoltà economiche e sociali di questi anni o, forse, proprio "per merito" di tali difficoltà, alcune persone hanno avuto l' ambizione o il coraggio o la follia di cercare la genesi di un percorso letterario innovativo.
Ideologicamente Matteo Pazzi e Alberto Amorelli guidano questa ciurma arrembante nel mare della letteratura, alla caccia di tesori dell'intelletto e di verità mai banali. Con ben radicato in testa il miraggio, il sogno, di una terra promessa, un'isola vergine non lontana dove chiunque abbia voglia di esprimersi in poesia e narrativa possa trovare spazio, crescere e condividere.