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DARWIN DAY 2013 - Giovedì 14 marzo alle 21, pièce teatrale alla sala Estense. Ingresso gratuito

"L'uomo-scimia", l'evoluzione raccontata da poeti e letterati

12-03-2013 / Giorno per giorno

Si intitola "L'uomo-scimia" la pièce teatrale con cui giovedì 14 marzo alle 21, alla Sala Estense, si concluderà il programma del Darwin Day 2013 promosso dal Museo civico di Storia naturale e dall'Università di Ferrara. Dopo le conferenze e i laboratori sui temi legati all'evoluzione, che nelle scorse settimane, "hanno riscosso - come sottolineato dagli organizzatori - un lusinghiero e confortante successo di pubblico composto in misura prevalente da giovani", è ora la volta di una rappresentazione teatrale ispirata da composizioni in versi di poeti e letterati, a partire dallo scherzo omonimo in ottava rima del canonico ferrarese Pietro Merighi del 1869, e da un racconto della vita di Darwin tratto dal testo "Chi ha paura dell'evoluzione?" di Guido Barbujani, docente di Genetica dell'Università di Ferrara.
La rappresentazione curata da Fabio Mangolini, attore e regista, avrà come interpreti gli stessi Mangolini e Barbujani. Le musiche originali di scena scritte per l'occasione da Roberto Manuzzi, saranno eseguite al sax dal vivo dall'autore, accompagnato dagli allievi del triennio Jazz del Conservatorio Frescobaldi: Enrico Bellonzi (chitarra), Cristina Popa (flauto) e Natalia Abbascià (violino).
L'evento è ad ingresso gratuito, ed è stato realizzato dal Museo di Storia Naturale con la collaborazione del Dipartimento di Biologia ed Evoluzione dell'Università di Ferrara, della Fondazione Teatro Comunale e del Conservatorio Frescobaldi.

 

LA SCHEDA

“In capo fila vien l’Orangotano. Con gran prosopopea cammina diritto, Ma coll’aiuto del bastone in mano; Saltella, ne mai cade capofitto. Ne’ pericoli agli alberi si aggrappa. Si che nemmeno il diavolo lo strappa.Viene quindi il Piteco o Gibbone, Che se coda non ha, lunghe ha le braccia. Non ama l’uomo aver per suo padrone: Il dì fra i rami pavido caccia, Od esce in truppa sotto un caporione A far per la foresta un po’ di caccia. Poi quando sorge o quando cade il sole Urlan que’ brutti ceffi a cento gole.” Pietro Merighi (1869)

“L' Omo disse a la Scimmia: - Sei brutta, dispettosa: ma come sei ridicola! ma quanto sei curiosa! Quann' io te vedo, rido rido nun se sa quanto! ... La Scimmia disse: - Sfido! T' arissomijo tanto!
Trilussa

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