C'è museo e museo
17-08-2007 / Punti di vista
di Gaetano Sateriale
Non posso certo competere con Roberto Pazzi in vaneggiamenti, per palese inferiorità professionale da parte mia. Mi chiedo però se coloro che urlano perché venga ripristinato il Museo Antonioni l'abbiano mai visto. Non l'hanno certo visitato il giornalista di Repubblica Caporale e il Senatore Passigli, altrimenti scriverebbero cose più prudenti. Ma i nostri maître à penser indignati per la chiusura, se lo ricordano bene com'era? E cosa risponderebbero a quei visitatori (alcuni venuti appositamente a Ferrara) che hanno scritto al Comune per lamentarsi che al nome del Museo non corrispondeva un contenuto adeguato, che vaneggiavano? No, non vaneggiavano: avevano perfettamente ragione. Il Museo di Corso Ercole D'Este (come ho già scritto) non era degno né del maestro né della sua città. Da questo giudizio (purtroppo molto oggettivo) la mia decisione di non riaprire il museo Antonioni così com'era.
Dopodiché si può discutere (e anche litigare) su che tipo di museo costruire con i materiali di proprietà del Comune e in che modo celebrare il grande regista. Io ho fatto una proposta: di ricordare Antonioni all'interno di un museo sulla cinematografia ferrarese (ferrarese per autore, per soggetto, o per contesto scenico), dove accanto alle opere di Antonioni figurino anche quelle di altri registi importanti. Mi pare un'idea ragionevole e adatta ad una città (per sua fortuna) ricca di grandi maestri del cinema. Ma si possono trovare idee migliori. Chi ne ha, non abbia remore ad esporle. Il Comune farà propria la più bella e la più convincente. Purché non sia la riapertura del Museo (dei disegni) di Antonioni.