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Dal 23 luglio un corso per aspiranti tassonomi al museo di Storia naturale

Gli insetti, tutti i segreti per riconoscerli in difesa della biodiversità

19-07-2007 / Giorno per giorno

La tutela della biodiversità si fonda anche sulla capacità di esperti e studiosi di riconoscere e distinguere le migliaia di specie esistenti sul pianeta. Un contributo in tal senso giunge dalla Stazione di ecologia del museo di Storia naturale di Ferrara che, nell'ambito del ciclo di iniziative "La diversità della vita", organizzate per celebrare i vent'anni della propria attività, propone dal 23 al 27 luglio prossimi il quarto "Corso di riconoscimento degli invertebrati terrestri".
Come ormai d'abitudine, venti aspiranti tassonomi (ossia studiosi di gruppi sistematici) giungeranno a Ferrara da tutte le regioni italiane e, per una settimana, ascolteranno le lezioni degli esperti, facendo anche pratica di laboratorio, per il riconoscimento dei cinque gruppi di insetti che vengono generalmente usati come indicatori di biodiversità negli ecosistemi terrestri o semiacquatici (libellule, grilli e cavallette, farfalle diurne e notturne, coleotteri carabidi e ditteri sirfidi).
"E' ormai riconosciuto a tutti i livelli scientifici e governativi - sostiene la responsabile della Stazione di ecologia Carla Corazza - che la tutela della biodiversità è una priorità assoluta per la sopravvivenza dell'umanità stessa, poiché le diverse forme di vita esistenti sono indispensabili affinché gli ecosistemi possano continuare a funzionare fornendoci quegli innumerevoli servizi materiali e immateriali che solo un mondo ricco e diversificato può offrire. Studiare la biodiversità - prosegue Carla Corazza - è quindi un compito estremamente importante che, per essere assolto, necessita di persone in grado di districarsi nel riconoscimento delle specie viventi".
Gli invertebrati terrestri rappresentano il gruppo di organismi con il più elevato numero di specie, ed è proprio su questa componente del mondo zoologico che si concentra da anni l'attività formativa della Stazione di ecologia del museo ferrarese. Attività già nota anche all'estero, da dove, proprio in questi giorni, è giunto per i ricercatori della Stazione l'invito ad aderire alla Scuola di Tassonomia di Edit (European distributed institute of taxonomy), all'interno di un progetto finanziato, per i prossimi cinque anni, dal sesto Programma quadro di ricerca e sviluppo tecnologico dell'Unione europea.
Il corso di riconoscimento degli invertebrati è stato organizzato in collaborazione con il Consorzio Ferrara Ricerche e le Università di Ferrara e Bologna. Le lezioni si terranno nella sala conferenze e nella Stazione di ecologia del museo di Storia naturale in via De Pisis 24. Per informazioni contattare il numero 0532 203381 o gli indirizzi di posta elettronica: museo.storianaturale@comune.fe.it e c.corazza@comune.fe.it oppure consultare il sito www.comune.fe.it/storianaturale