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POLITICHE SOCIALI - Lo spettacolo 'Cantiere Woyzeck' giovedì 11 ottobre, alle 21 al Teatro Comunale

Dal carcere al teatro: attori e detenuti sul palco per parlare di giustizia, amore e amicizia

10-10-2012 / Giorno per giorno

Il teatro come ponte tra il carcere e la società civile, come luogo di contatto tra i detenuti e i cittadini. E' questa l'idea che fin dal 2005 anima il laboratorio curato dal Teatro Nucleo nella Casa Circondariale di Ferrara e che ha condotto all'allestimento dello spettacolo in programma domani, giovedì 11 ottobre, alle 21 al Teatro Comunale. In scena 'Cantiere Woyzeck', rielaborazione del testo di Georg Buchner, interpretata da una decina di attori, parte dei quali carcerati o ex carcerati.
"L'iniziativa laboratoriale che da diversi anni ormai - ha ricordato stamani in conferenza stampa l'assessore comunale alla Sanità e Servizi alla Persona Chiara Sapigni - Horacio Czertok conduce all'interno del carcere di Ferrara, con il sostegno dell'Amministrazione comunale della Fondazione Carife, rappresenta un'attività di rieducazione che restituisce dignità ai detenuti, favorendo in loro il recupero di un ruolo nella società". "Diversi ed evidenti - ha confermato infatti il direttore del carcere Francesco Cacciola - sono gli effetti, in termini di miglioramento degli atteggiamenti, che abbiamo riscontrato in questi anni nei detenuti grazie alla partecipazione all'attività teatrale". Un'attività che nei giorni scorsi ha ottenuto anche un riconoscimento del Presidente della Repubblica, una medaglia ricevuta da Czertok come 'premio di rappresentanza' proprio per lo spettacolo 'Cantiere Woyzeck'. "Un riconoscimento che mi riempie di orgoglio - ha dichiarato il direttore del Teatro Nucleo - per un lavoro che non sarebbe stato possibile senza la collaborazione del direttore del carcere, della polizia penitenziaria e dell'Amministrazione comunale e che conferma la funzione sociale del teatro sia per i detenuti che diventano attori di un processo di recupero, sia per il pubblico che può assistere agli effetti di questo processo". Lo spettacolo in scena domani, come spiegato ancora dal regista, è il frutto di un lungo lavoro di studio sul testo di Buchner, che ha coinvolto negli anni circa duecento detenuti e ha portato alla realizzazione di otto diversi allestimenti, due dei quali giunti in teatro e gli altri presentanti solo in carcere. "Sarà una rappresentazione improntata sulla musica - ha svelato Czertok - e si parlerà di giustizia, amore e amicizia".
"Quella condotta nel carcere di Ferrara - ha concluso il Garante dei detenuti Marcello Marighelli - è un'iniziativa che assume il carattere di modello per altre città e grazie al contatto reale con il pubblico offre un'importante occasione di incontro tra cittadini e detenuti, sfruttando la capacità di mediazione del teatro".


LA SCHEDA a cura degli organizzatori
Il Laboratorio Teatro Nucleo nella Casa Circondariale di Ferrara
presenta
"Cantiere Woyzeck", sperimentazione sul "Woyzeck" di Georg Buchner
Regia: Horacio Czertok, in collaborazione con Andrea Amaducci
Collaborazione alla scena e costumi: Remi Boinot e Maria Ziosi
Video: Marinella Rescigno
Produzione: Dora Fanelli
Con gli attori-detenuti della Casa Circondariale di Ferrara:
Dal vivo:
Rocco Cardilli, Jalphed Ehichioya, Gianni Lasagni, Simone Zambardi
Hanno inoltre partecipato:
Domenico Abbagnale, Giovanni Alfiero, Ionut Atanasoai, Avni Avduli, Montassar Ayar, Lesther Batista, Antonino Bensaia , Desmond Blackmore, Luigi Bortoni, Vito Burgioli, Marco Calura, Giuliano Costantini, Walid Couadria, Mohamed Ali Chalbi, Massimo Chiodi, Mohamed Dhaouadi, Giuseppe Diano, Gianni Donati, Cosimo D'Oronzo, Vincenzo Ercolano, Alberto Finessi, Astrit Gjika, Gianni Giuriolo, Nabil El Jadraoui , Aziz Jouari, Hicham Lambarki, Lorenzo Madonna, Salvatore Marra, Tempestino Marrocoli, Gentian Maskshia, Davide Mesfun, Amzil Mouad, Mohamed Nafati, Karim Nefissi, Giuseppe Paone, Agostino Petruzzelli, Antonio Pirozzi, Luan Puja, Fabio Raducci, Raffaele Rambaldi, Edin Ticic, Giovanni Sagliocco, Agim Selimi.
E con:
Andrea Amaducci, Morena Debastiani, Davide della Chiara, Moncef Aissa, Silvan Squerzanti, Anidia Villani.

Il Laboratorio Teatrale della Casa Circondariale di Ferrara è attivo sin dal 2005, con carattere di continuità. Svolge un'attività al contempo pedagogica e produttiva, rivolgendosi sia alla popolazione carceraria che alla cittadinanza, attraverso la realizzazione di prove aperte e spettacoli aperti anche al pubblico esterno in carcere. Compatibilmente con le diverse situazioni giudiziarie realizza spettacoli nei teatri cittadini. È patrocinato dal Comune di Ferrara e dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Ferrara.

Lo spettacolo "Cantiere Woyzeck"
Agli inizi del XIX secolo, Georg Buchner incappa in una notizia sul giornale: un barbiere, Woyzeck, ha ucciso l'amata e viene perciò condannato a morte. Gli atti del processo lo colpiscono. Non scrive un vero e proprio testo, la morte lo sorprende giovanissimo: lascia una serie di scene. La leggerezza però e la concretezza con cui viene trattata la storia, in grande discontinuità con lo stile dell'epoca, ne fanno un'opera rivoluzionaria, che segna la nascita del teatro contemporaneo.
Abbiamo esplorato, in successivi allestimenti, con decine di detenuti-attori, tutti i temi che si sprigionano da questo testo: l'amore sognato e tradito, l'essere padre, l'amicizia, la dimensione metafisica: "i tamburi nel cielo", la subordinazione, il gioco del potere, la sperimentazione sui corpi umani, l'istigazione al crimine, il delitto, le conseguenze del delitto. Woyzeck combatte per un'idea, per la dignità.
Buchner immagina Woyzeck come un soldato un po' strano, inquieto, che percepisce forze invisibili agli altri. Ha una bellissima compagna, Marie. Tutti gliela invidiano. Non possono sopportare che questa donna abbia scelto proprio lui, l'ultimo degli ultimi. E provano a distruggerlo, prendendosi gioco di lui. Il capitano, di cui è attendente, lo provoca nello spirito. Il dottore ne fa l'oggetto di esperimenti pseudoscientifici e lo tormenta nel corpo. Il cappellano fa il proprio sull'anima. Il personaggio del Cappellano non c'è nel testo originale se non nella menzione che ne fa il Capitano, abbiamo scelto di integrarlo. Insieme, tutti aizzano il Tamburmaggiore a sedurre Marie. Riescono ad accendere in Woyzeck il dèmone della gelosia, che lo porta ad uccidere Marie.
L'allestimento che vedremo risulta da un lavoro fatto dentro il carcere con i detenuti-attori, i quali incontrano sul palcoscenico per la prima volta (se escludiamo il lavoro fatto con il video, che ha consentito lo scambio a distanza) altri artisti, tra cui ex detenuti che hanno fatto parte del laboratorio quando erano in carcere e attori formati nel Teatro Nucleo.
Ad una narrazione realistica abbiamo preferito lavorare per immagini e musica. Lo spettacolo inizia quando tutto è ormai finito: Woyzeck è stato processato e condannato a morte. E' in cella e aspetta l'ora della morte. Evoca i momenti che lo hanno condotto qui.

Con la collaborazione di:
Coordinamento Teatro Carcere Emilia Romagna, Fondazione Teatro Comunale di Ferrara, Comune di Ferrara, Regione Emilia Romagna, Ministero della Giustizia / Casa Circondariale di Ferrara, Fondazione Cassa di Risparmio di Ferrara, Centro Servizi Volontariato Ferrara


Per informazioni:
www.teatrocarcere-emiliaromagna.it
www.facebook.com/cantiere.woyzeck
http://it.twitter.com/CantiereWoyzeck